Risultato storico per l’Aposa che, battendo in casa per 3 a 2 l’Amica, complice anche il successo dell’Artusiana contro il Fossolo ’76, conquista la semifinale di Coppa Emilia. Grazie a tutti per un traguardo che, a inizio stagione, sembrava veramente impensabile.
Coppa Emilia – Fasi finali, 14 marzo 2013
Aposa FCD Vs Amica: 3 – 2 (p.t. 1 – 1)
Aposa FCD: Meliadò, Dellapé, Bellucci, Bamkallari, Blotta, Zazzetta, Dune, Carpino, Marchi (cap.), Pozzi, Improta, Ghinato. All. sig. Dalena
Marcatori: Zazzetta, AM, Zazzetta, Bellucci, AM
La cronaca
Dentro o fuori allo Shakespeare per l’ultima giornata della seconda fase di Coppa Emilia: per ambire alla qualificazione alle final-four entrambe le squadre devono vincere e guardare al risultato dell’altra sfida del girone, Artusiana Vs Fossolo ’76.
Parte molto bene l’Aposa, che si porta subito in vantaggio al termine di una rapida e bella triangolazione innescata da Blotta, bravo a servire Marchi libero sulla fascia destra che scaglia al centro dove Zazzetta si fa trovare pronto. Nei primi minuti continua il forcing verdenero, ma l’Amica alza un muro invalicabile, affidandosi al proprio portiere e allenatore Marco Orlando, e tentando sortite in contropiede. La pressione dei padroni di casa pecca però di lucidità e così ad approfittarne sono i minerbiesi, che recuperano palla sull’errore dell’ultimo felsineo e in solitudine pareggiano. Si va al riposo sull’1 a 1 e tanti, in casa Aposa, pensano si potesse fare di più.
La ripresa inizia nel segno dell’Amica, più convincente e pericolosa, che però trova sulla sua strada un attento Meliadò. I verdeneri cercano di non arretrare, e sfruttano magistralmente la prima importante occasione: punizione con Marchi che imbecca, ancora, un Zazzetta sempre puntuale sul secondo palo. Il vantaggio rinfranca i padroni di casa, che ora hanno il pallino del gioco in mano. La superiorità bolognese si concretizza presto nella terza rete, che porta la firma di Bellucci, a seguito di un’azione orchestrata da Dellapé e Pozzi. La partita sembra indirizzata su binari assai sereni per l’Aposa, tanto più che l’Amica si ritrova anche in un uomo in meno causa espulsione per fallo su Pozzi. Nei due minuti di superiorità numerica, tuttavia, i padroni di casa non trovano la via del gol. A colpire, allora, è la squadra di Minerbio che, complice anche una deviazione di Carpino in chiusura, accorcia le distanze. Timori sugli spalti del palaShakespeare, con mr. Orlando che tenta negli ultimi scorrere di clessidra anche la carta del portiere in movimento, cioè lui stesso, ma il bunker verdenero non si fa più perforare.
Il commento
Esplode la gioia dell’Aposa a fine gara, ottenuta conferma della vittoria dell’Artusiana, e del conseguente accesso alla semifinale di Coppa Emilia in virtù del successo nello scontro diretto. Complimenti a tutti, dai giocatori allo staff, per un risultato storico e senza dubbio inaspettato, merito e vanto di un grandissimo gruppo.