Nel derby la juniores resiste solo un tempo

Il primo derby juniores nella storia del calcio a cinque felsineo vede i giovani dell’Aposa cedere ai pari età del Bologna Futsal. Si conclude così una stagione comunque piena di soddisfazione per la squadra giovanile verdenera.

Coppa Emilia Juniores – ii giornata

Aposa FCD vs Bologna Futsal: 3 – 8 (p. t. 2 – 2)

Aposa FCD: Bassini, Dune, Ruffo, Canetti, Apaza Napa, Anderson Apaza, Giusti, Fernandez Caballer, Bentivogli (cap.). All. Giovanni Vannini

Marcatori: Anderson Apaza (2), Ruffo

La partita

Al Vasco De Gama si disputa il primo derby juniores nella storia del calcio a cinque bolognese. Anni di monopolio giovanile dello Studio 4, ora Bologna Futsal, sono stati infatti spezzati in questa stagione dall’Aposa. Da segnalare la presenza in panchina, fra i padroni di casa, al posto dell’indisponibile Gobbi, del “maestro” Vannini, affiancato dal massimo dirigente verdenero: segno, tangibile, di come questa società creda tantissimo nel progetto juniores.

Inizia l’incontro e l’iniziativa è fin da subito nei piedi del Bologna Futsal. Consapevoli, infatti, di non avere i favori del pronostico, gli avversari vengono da una sconfitta di misura per 8 a 9 contro il fortissimo Kaos, nonchè di essere condizionati da una panchina più corta rispetto a quella dei cugini, i giovani verdeneri si chiudono bene nella propria metà campo con la manifesta intenzione di colpire in contropiede. In questo primo frangente le occasioni migliori sono tutte di marca rossoblu, ma Bassini non si fa mai trovare impreparato. La tattica attendista risulta appagante, ed infatti ad andare in rete, dopo alcune conclusioni poco pericolose, è proprio l’Aposa, su una ripartenza fulminea orchestrata e finalizzata da Anderson Apaza. Il vantaggio esalta i verdeneri, che nei minuti successivi non riescono tuttavia ad approfittare della spinta emotiva, fallendo alcune buone occasioni, e finiscono così per subire il pareggio ospite. La pressione del Bologna Futsal aumenta, ma è nuovamente Anderson Apaza ad ergersi protagonista, recuperando palla e lanciandosi verso la porta avversaria, per poi servire Ruffo, il quale non sbaglia. Nelle file dell’Aposa germoglia la speranza di andare al riposo in vantaggio, ma un pallone stupidamente perso a metà campo regala agli ospiti il pareggio. Due a due e tutti al fresco negli spogliatoi.

La ripresa vede fin dalle prime battute un Bologna molto più presente e aggressivo. Vannini abbandona la tattica attendista chiamando i propri ragazzi ad una maggiore pressione, sperando così di stoppare sul nascere le iniziative avversarie, ma la stanchezza, nel primo tempo tutti i giovani verdeneri sono stati gettati nella mischia, condiziona la reattività dei padroni di casa. Gli avversari passano così in vantaggio e vengono subito recuperati dalla seconda rete di giornata di Anderson Apaza, ma questa è l’ultima fiammata del match verdenero. L’Aposa capitola nuovamente due volte nel giro di pochissimi minuti e a questo punto non vede altra soluzione che lanciarsi in avanti alla ricerca di un disperato recupero. Della situazione ne approfitta in maniera impeccabile il Bologna Futsal, bravo a sfruttare le praterie dei padroni di casa, dilagando fino all’8 a 3 finale realizzato dal portiere rossoblu schierato, forse in maniera un po’ beffarda, in attacco. Ma onore ai vincitori e, per citare Brenno, vae victis! Si conclude così un derby vinto meritatamente dal Bologna Futsal, società che da anni rappresenta un modello a livello giovanile non solo nella nostra città ma in tutta la regione. I ragazzi dell’Aposa hanno fatto il possibile, ben giocando e resistendo per più di un tempo ma poi, condizionati dalla stanchezza tanto mentale quanto fisica, hanno dovuto cedere la posta in palio ai più concreti avversari.

Il commento

A fine partita il presidente verdenero, presente come già si è detto in panchina, ringrazia i propri ragazzi e lo staff tutto per l’intera stagione: “Abbiamo disputato una grande partita, e perso con onore contro una squadra espressione di una importante società presente da anni, e con buoni risultati, a livello juniores. Per noi è già un enorme risultato essere arrivati fin qui, a costo di grandi sacrifici anche economici; ricordo a tutti, infatti, che i nostri giovani non pagano un euro per giocare in Aposa e tutte le spese del settore giovanile sono a nostro carico. Ho sempre considerato la squadra juniores un investimento per la società e non un modo per arricchire le nostre casse, e, nonostante la crisi e anche a costo di dovere procedere ad altri del bilancio, continuerò in tal senso. Devo ringraziare i ragazzi, per l’impegno, la voglia e la serietà, ma soprattutto lo staff, Luciani, Gobbi, Vannini, Bertoni, Croci, che hanno condiviso con me questo progetto dedicando all’Aposa tempo, risorse, passione. Questa squadra ha dato a tutti noi grandissime soddisfazioni e l’obbiettivo è proseguire ad investire sui giovani anche nel futuro. Posso dire di avere ricevuto a livello umano, prima che sportivo, tantissimo, e questo è ciò che a me più interessa. Grazie a tutti”.

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