Ad una settimana dall’inizio della preparazione, e con il primo test amichevole alle spalle, è tempo di presentare volti nuovi e meno nuovi dell’Aposa che affronterà il suo primo campionato regionale di serie C2.
Il primo colpo di mercato dei verdeneri in verità non è un arrivo ma una conferma, per nulla scontata: a correre agli ordini di mr. Milani c’è, presente e carico, anche Ivan Pozzi. Il laterale di Guiglia, acquisto a sorpresa della scorsa stagione, in cui ha disputato un sontuoso campionato, è stato infatti oggetto di ripetute attenzioni di mercato. A fronte, in particolare, di un’interessante proposta che metteva sul piatto palconoscenici sportivi ben più autorevoli, Ivan, ragazzo serissimo, ha contattato il ds Canaider; la società, seppur la perdita sarebbe stata pesantissima, non ha potuto tuttavia che lasciare libertà di scelta al giocatore, vista, sulla carta, l’importante opportunità. Ma alla fine il talentuoso laterale verdenero, dimostrando un enorme attaccamento alla maglia, ha compiuto una scelta di cuore, decidendo di restare in Aposa, convinto e deciso a migliorarsi ancora, sotto l’attenta guida di mr. Milani, e condurre la squadra da protagonista, quale già è stato in serie D e tutti si aspettano si confermi in C2, in primis alla salvezza, poi, magari, chissà..
Non solo: a rinfoltire la comunità appenninica in verdenero Pozzi ha portato con sé Alan Bellucci, laterale, che può giocare anche pivot, classe 1990. Allo staff tecnico è bastato un allenamento per capire di aver davanti un giocatore di altissima qualità, con cui dare ulteriore pericolosità al reparto avanzato dell’Aposa. Alan, vero e proprio primo acquisto del mercato verdenero, è alla sua prima esperienza nel calcio a 5: cresciuto nelle giovanili del Zocca, con un intermezzo nel Vignola, ad appena 16 anni debutta in prima categoria, alternando il suo impegno in questa serie con quello nel campionato juniores regionale. A dicembre della scorsa stagione approda invece nell’Appennino 2000, compagine di terza categoria con cui vince il campionato senza perdere neppure una partita: come “pegno”, racconta lui stesso, si trova al termine dell’ultima giornata con la testa rasata a zero dentro lo spogliatoio. E allora, Alan, speriamo di replicare a maggio 2013..