RICORDO DEL DERBY

La parola derby nasce in Inghilterra in riferimento a una gara di cavalli purosangue di tre anni, organizzata dal conte di Derby (città nel centro del Regno Unito) verso la fine del 1700; un secolo dopo viene importata in Italia dal re che istituisce il Derby reale per incentivare l’allevamento dei purosangue anche sulla penisola. A tre anni un cavallo è ancora giovane ma è pronto ad affrontare le prime corse importanti.
Raramente parola fu più idonea a descrivere un evento, di derby per ciò che è andato in scena lunedì 14 dicembre al centro sportivo Vasco de Gama, dove si sono affrontate per la prima volta le formazioni degli allievi regionali di Bologna Futsal e Aposa: formazioni che fino a poco più di un mese fa non erano separate da colori differenti e che tutt’oggi continuano spesso ad allenarsi insieme, all’interno del progetto di gemellaggio tra le due società, che ha preso il via quest’anno con l’obiettivo molto preciso di dare vita a una cantera felsinea del calcio a 5.
Amici, compagni di classe o di scuola che la magia del calcio trasforma in avversari, a pari punti in classifica (3) e in cerca di una vittoria tra le mura della palestra dove si allenano ogni settimana.

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Poco dopo il fischio iniziale Bologna e Aposa, guidate rispettivamente dall’esperienza di Wainer Iattoni e Spartaco Massari, mostrano un’impostazione tattica differente, con la prima che decide, da subito, di giocare in pressione, cercando di mettere in difficoltà la manovra di impostazione della seconda, che, al contrario, sceglie una difesa chiusa nella propria metà campo, coordinata dall’alternarsi di capitan Volpe e Zacchini da ultimi e dalle indicazioni di Bellotti dalla porta.
I primi minuti di gara offrono ai dieci in campo il tempo di orientarsi e cercare il proprio equilibrio tattico, oltre a qualche tiro dalla distanza da parte del Bologna, gestiti senza difficoltà da Bellotti, e un paio di tentativi di ripartenza da parte di Aposa con Galtieri e Del Bianco.
Intorno al 7’ del primo tempo mister Massari fa i primi cambi ed è proprio uno di questi – Michele Fabbri Curcio – a cambiare la direzione della partita, segnando il primo gol Aposa su azione personale e pochi minuti dopo anche il secondo, con un colpo di mancino da posizione defilata.
I due gol subiti risvegliano il Bologna che si rende pericoloso in un paio di occasioni, riuscendo a penetrare il muro verde-nero. Ma, come spesso nel calcio, in uno dei momenti migliori di una squadra è l’altra a segnare: Cariani, classe ’99 in forza alla juniores, non si fa pregare e insacca un preciso assist imbucato dal mancino di Galletti. 3-0 Aposa. Il Bologna però non si fa abbattere dal risultato e continua a creare occasioni, in particolare con un preciso tiro dalla distanza di Sanacore Testai che un Bellotti in giornata di grazia neutralizza in tuffo. Aposa però non sembra sazia e ci prova con un ispirato Galletti che, in percussione, offre uno splendido assist filtrante per Volpe che, dopo una galoppata dalla sua porta, conclude sfiorando il palo destro.
Al 17’ il Bologna accorcia le distanze con un tap-in di Lanzafame che ribatte in porta una respinta del portiere. Il gol rafforza la squadra di casa che cresce e si rende molto pericolosa in diverse occasioni con Tartarini e Bertoni. Per qualche minuto il copione rimane lo stesso con i padroni di casa che creano occasioni e Bellotti che tiene il risultato con interventi importanti. Aposa prova a reagire con l’arma della ripartenza e ci riesce al 24’, ancora una volta con Fabbri Curcio che firma il 4-1: dopo averci creduto su una palla che sembrava lunga, si smarca e infilza sul primo palo. Meno di un minuto dopo, ancora con Sanacore Testai,accorcia ancora le distanze il Bologna che non ha nessuna intenzione di darsi per vinto. È anche sfortunata la squadra di casa che al 29’, dopo una bella azione di Aposa, subisce un autogol su un cross basso al centro dalla sinistra di Cariani.
È l’ennesimo colpo di reni dei rossoblu a concludere il primo tempo con Fernandez che, dopo una bella ripartenza, fissa il risultato sul 5-3.
Il secondo tempo si apre con Aposa che esegue alla perfezione le indicazioni, in fase difensiva, di mister Spartaco, lasciando pochi spazi alla manovra del Bologna che però controlla il possesso palla. Nel momento in cui Aposa ha più bisogno di segnare per fiatare e ristabilire gli equilibri, Fabbri Curcio risponde presente e firma la sua quadripletta personale, su un assist prezioso di Ahmed Mayhedi. Due minuti dopo – al 10’ – Galletti, di nuovo su assist di Ahmed Mayhedi, se ne va in profondità e infila la palla tra le gambe del portiere avversario. Siamo sul 7-3.
La partita diventa divertente con le squadre lunghe e la stanchezza che inizia a scalfire l’organizzazione tattica. Il Bologna al 17’ ha l’occasione per riaprire la partita che viene, però, sprecata dal pivot da solo davanti al portiere. Al 21’ e al 28’ le due azioni più belle di marca Aposa, la prima con Ahmed Mayhedi che offre un bell’assist a Cariani che di destro stampa la palla sul palo, la seconda, invece – che riceve anche gli applausi della panchina avversaria – una triangolazione in movimento tra Galletti e Del Bianco e quest’ultimo che offre sul secondo palo a Galtieri la palla di un possibile nuovo vantaggio ma che, invece, accarezza il palo e finisce fuori.
C’è ancora tempo per un ultimo gol da parte dei padroni di casa, che forse più di tutto il resto descrive lo spirito di questo derby: mancano ormai pochi secondi al fischio finale, con il risultato ormai deciso, ma i rossoblu ci credono e segnano con Minghini che, sul fischio del direttore di gara che decreta la rete e la fine dell’incontro, è festeggiato dall’esultanza di mister Iattoni e di quella dei suoi compagni.
Questo è lo sport che ci piace. Complimenti a tutti!!

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