Secondo derby, seconda sconfitta

Prestazione negativissima dei verdeneri che in Coppa Emilia perdono in casa del Fossolo ’76, nel secondo derby bolognese stagionale. La sconfitta non compromette definitivamente le possibilità di accedere alle semifinali, ma tutto si deciderà nell’ultimo turno, con l’obbligo di vincere, e un occhio a scontri diretti e differenza reti.

Coppa Emilia – Fasi finali, 26 febbraio 2013

Fossolo ’76 Vs Aposa FCD: 4 – 3 (p.t. 2 – 3)

Aposa FCD: Meliadò, Teglia, Bellucci, Bamkallari, Blotta, Zazzetta, Carpino, Marchi (cap.), Pozzi, Improta, Ghinato. All. sig. Milani

Ammonito: Carpino

Marcatori: F, F, Marchi, Teglia, Zazzetta, F, F

La cronaca

Si gioca al PalaPilastro il secondo turno di Coppa Emilia per l’Aposa FCD. Verdeneri ancora in trasferta, ospiti dei cugini del Fossolo ’76. Nonostante la legittima richiesta di rinvio dell’inizio da parte di entrambe le formazioni a causa di appena dieci minuti per il riscaldamento il direttore di gara si oppone, e così alle 20:30 si entra in campo e alle 20:40 si parte.

A mostrarsi più pronti nell’entrare in clima partita sono sicuramente i padroni di casa, mentre gli ospiti appaiono molli e lenti. Il Fossolo ’76, così come nella partita di andata di campionato, si chiude bene in difesa ed è letale in contropiede. L’Aposa cerca di forza il fortino dei padroni di casa coinvolgendo nella manovra anche il proprio estremo Meliadò, ma la scelta si dimostra assai azzardata. Il Fossolo ’76, infatti, prima passa in vantaggio orchestrando un buon contropiede su un pallone perso con il portiere verdenero fuori dai pali, poi raddoppia recuperando nuovamente la sfera in un uno contro uno con Meliadò. La doppia doccia gelata risveglia l’Aposa, che riesce subito ad accorciare con Marchi. I ragazzi di mr. Milani acquistano maggiore padronanza del rettangolo di gioco, ma alcune buone parate del portiere avversario e parecchie imprecisioni proprie condizionano l’efficacia del proprio gioco. L’inerzia del match è ora però nei piedi dei verdeneri, e così Teglia prima e Zazzetta poi ribaltano il risultato. Il pivot ex Castello avrebbe anche l’occasionissima per arrotondare ma a porta vuota, ben servito da Marchi in contropiede, appoggia clamorosamente fuori. Si va al riposo sul 3 a 2 per gli ospiti.

La ripresa vede le due squadre scambiarsi i ruoli della prima frazione, con l’Aposa che cerca di far girare palla attendendo che il Fossolo ’76 si scopri, e questo che punge con maggiore veemenza. La tecnica verdenera è però condizionanta da una totale mancanza di concentrazione che porta a parecchi errori e non pochi falli nel tentativo di interrompere i recuperi avversari. La maggior incisività dei padroni di casa è manifesta, e subito hanno la prima possibilità di pareggiare su calcio di rigore per fallo di mano in scivolata di Improta: si discute sulla volontarietà o meno del gesto, considerate anche le distanze ravvicinate, ma a risolvere le polemiche provvede Meliadò che para il penalty. Il Fossolo ’76 pare però non accusare il colpo e si rifà poco dopo, trovando il pareggio con un tiro di punta dalla sinistra. I padroni di casa ora sono decisamente i signori della partita e passano anche in vantaggio con un classico scarico sul secondo palo dove l’uomo non marcato batte a rete. L’Aposa si butta in avanti ma ormai la clessidra piange. Nel recupero c’è giusto il tempo di un tiro libero per parte, con Teglia che tira fuori e Meliadò che ben para in spaccata.

Il commento

A fine partita è il dirigente Sero a dare voce all’amarezza verdenera: “Sconfitta non meritata, ma meritatissima. Noi siamo scesi in campo con pochissima concentrazione, e il problema del mancato riscaldamento non dev’essere una scusante, perché ha condizionanto entrambe le squadre” Il discorso qualificazione si complica? gli viene chiesto, e lui risponde: “Vincere oggi voleva dire essere certi di accedere alla final-four. Ora non siamo più i soli padroni del nostro destino e dipendiamo anche dagli altri risultati. Pensiamo a vincere la sfida con l’Amica e poi si vedrà. Vista la prestazione di oggi non siamo di certo noi i favoriti per passare il turno”.

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