Un poker in arrivo

Prosegue senza sosta il mercato dell’Aposa FCD, che ufficializza quattro nuovi arrivi, tutti provenienti dall’Asd Kimera. Si tratta di Saimir Yonuzi, Enrico Ghinato, Vito Ettorre e Federico Cavicchi.

Il primo, pivot di grande impatto fisico, è entrato nel mondo del calcio a 5 due anni fa alla Mader in C2 e l’anno scorso alla Kimera, è reduce da una stagione non brillantissima, segnata da un serio infortunio ad inizio anno che lo ha fortemente limitato. Perfettamente ristabilitosi, come testimonia l’intenso lavoro che sta svolgendo da ormai tre settimane con il resto della squadra, rappresenta uno degli elementi di maggior esperienza, pur essendo un classe 1986, e a cui sarà richiesto un importante contributo in sede realizzativa, della squadra. “Sono stato alla Kimera solo un anno e mi sono trovato benissimo con i compagni  dell’anno scorso, molti non ci sono più ma ugualmente, dopo la brutta  retrocessione dello scorso anno, non mi sentivo di andare via per rispetto soprattutto della società; anche se l’Aposa è un progetto nuovo la vedo come il prosieguo della vecchia realtà, e allora, come si dice: non si lascia la barca che affonda e spero quest’anno di poter dare il mio contributo per riuscire a fare qualcosa di buono e ripagare la brutta annata passata”, queste le prime parole in verdenero di Saimir.

Animato da grande voglia di fare bene anche Enrico Ghinato, portiere classe 1988, con trascorsi nei settori giovanili di Studio 4 (ora Bologna Futsal) e Pol. Zambelli, e nelle ultime due stagioni in C2 alla Kimera, dove ha collezionato un buon numero di presenze. Espressamente voluto dal mister Milani, che lo ha già allenato in passato, si alternerà nella difesa dei pali con l’altro estremo difensore Meliadò. “Sono legato alla società per quello che mi ha dato negli anni trascorsi nella Kimera, ha commentato così il suo arrivo Enrico, mi piace molto il nuovo progetto e sono contento di farne parte”.

Laterale dotato di grande corsa e abnegazione è invece Vito Ettorre, scherzosamente soprannominato ai tempi della Kimera da Roberto Croci “cavallo pazzo” per la sua resistenza, a cui però ha unito, nel corso degli anni, un’incredibile precisione tattica. Nato nel 1985, alla passione per il calcetto ha unito un percorso universitario e lavorativo impeccabile: il giocatore perfetto per un mister come Milani, sempre attento anche all’aspetto umano oltre a quello sportivo. Con la schiettezza e il trasporto che gli è proprio così si esprime Vito sul suo arrivo in Aposa FCD: “Da quando sono arrivato a Bologna ho sempre giocato nella Kimera; chiusa questa esperienza non potevo che continuare con le persone che hanno rappresentato quella società, non ho preso neppure in considerazione altre opzioni e li ringrazio per avermi dato la possibilità di continuare insieme a loro”.

Ultimo (the last but not the least, come dicono gli Inglesi) del quartetto è Federico Cavicchi, il più vecchio al momento della rosa Aposa FCD, essendo nato nel 1982, centrale e laterale con il vizio del gol. Federico, una vita trascorsa tra studio 4 e Mader in C2, l’anno scorso alla Kimera, dove però non riesce ad esprimersi ai livelli cui aveva abituato i suoi estimatori, quest’anno è chiamato ad un pronto riscatto. “E’ vero che la scorsa stagione ho reso poco e ho avuto alcuni problemi di ambientamento in Kimera, commenta Federico, commettendo anch’io molti errori. A fine anno avevo preso la decisione di lasciare, cercando una nuova realtà con cui ricominciare. E’ nata, con fatica, l’Aposa FCD, e inizialmente, viste le mille difficoltà, ero titubante: ora, complice il lavoro incredibile di tutti, la presenza di un grande staff, fra campo e scrivanie, e di un bel gruppo in cui ho ritrovato anche vecchi amici, non posso che dirmi entusiasta: sono certo ci toglieremo tutti enormi soddisfazioni”.

da sinistra: Cavicchi, Ettorre, Jonuzi, Ghinato

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